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20 Giu 2014

Confetra chiede al governo che i costi per il funzionamento delle Authority indipendenti ricadano sul bilancio dello Stato

 

In tutti gli altri Paesi europei - sottolinea la Confederazione - il costo dell'Antitrust è a carico della fiscalità generale

 

Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, chiede al governo che i costi per il funzionamento delle Authority indipendenti venga posto in capo al bilancio dello Stato. L'invito è rivolto in una lettera inviata dal presidente di Confetra, Nereo Marcucci, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
«Apprezziamo la norma sul dimezzamento del diritto annuale alle Camere di Commercio - spiega Marcucci - ma il governo intervenga anche sugli oneri che le imprese pagano per il funzionamento delle Autorità indipendenti». Nella lettera Marcucci rammenta che in questi giorni le imprese medio grandi stanno ricevendo dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la richiesta di versamento del contributo in percentuale sul fatturato.
Confetra ricorda di aver eccepito fin dall'inizio nel 2012 che l'introduzione di questo nuovo onere si concretizzi come una imposta sul fatturato che va ad aggravare un livello di pressione fiscale già intollerabile e che ha prodotto complessivamente un'entrata per l'Antitrust di oltre 90 milioni di euro. In tutti gli altri Paesi europei - sottolinea la Confederazione - il costo dell'Antitrust è a carico della fiscalità generale, trattandosi di un organo che svolge funzioni a favore della collettività. L'eccezione italiana di farne gravare il costo su una fascia determinata di aziende - rileva Confetra - è ingiustificata e di dubbia legittimità e analogo discorso vale per la Autorità di Regolazione dei Trasporti e per quella di Regolamentazione dei Servizi Postali.
Ricordiamo che per l'anno 2014 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è finanziata dalle società di capitale con ricavi annui superiori a 50 milioni di euro nella misura dello 0,06 per mille del fatturato (il limite massimo previsto è pari allo 0,5 per mille del fatturato), mentre per il 2014 l'Autorità di regolazione dei trasporti è finanziata tramite un contributo versato dai gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati con fatturato superiore ad 80 milioni di euro che è pari allo 0,4 per mille del valore del fatturato (il limite massimo previsto è pari all'uno per mille del fatturato).

 

Fonte: INFORMARE

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